Graziella Priulla - 20-03-2012
Si parla ossessivamente dello spread finanziario, ma ce n'è un altro molto più insidioso, di cui invece si parla pochissimo: lo spread culturale. Il ristagno produttivo italiano, che dura dagli anni Novanta insieme alla scarsa capacità d'innovazione, è frutto anche del limitato bagaglio culturale della popolazione. Dalle indagini comparative emerge un dato d'insieme di cui nessuno parla volentieri: solo una parte minoritaria degli italiani ha strumenti sufficienti per orientarsi nella complessità di una società moderna. In Italia c'è ancora (constata Tullio De Mauro) un 66% di persone con insufficiente alfabetizzazione, mentre in Svezia sono al di sotto del 30%: in cifre assolute si tratta di più di trentadue milioni di persone.